De Agostini Re 4/4 da analogico in digitale

Di Massimiliano Roberti che ringrazio

Prefazione

Cosa ci spinge ad effettuare una modifica? Cosa ci porta ad aprire un dispositivo e a migliorarlo secondo il nostro bisogno o desiderio? E’ la passione, la stessa passione che ci spinge a trovare di volta in volta soluzioni alternative a problemi mai uguali.
Questa volta la nostra curiosità si è concentrata su un prodottino niente male: la riproduzione di una Re4/4 prodotta dalla DARSTAED in due versioni: una rossa ed una verde. Entrambe in servizio sulle linee del Gottardo.

L’analisi

Il modello si presenta abbastanza ben fatto; la trasmissione, così come la presa di corrente, sono presenti su entrambi i carrelli. Su una delle ruote di questi (una anteriore ed una posteriore, sbalzate) sono presenti gli anelli di trazione. Sul plastico con pendenza del 3% il modello trascina tranquillamente e senza slittamenti la sua nutrita pletora di vagoni.

Un particolare dei carrellii

I carrelli si prestano, per chi volesse, ad una ulteriore verniciatura “di fino” per impreziosirne i dettagli.
Dettagliata è anche la cassa in entrambe le versioni. Il pantografo, dopo il montaggio, necessita di un piccolo aggiustamento dei fermi di tenuta ma è una cosa da poco e non è presente in tutti i modelli visti finora, un caso sporadico.
Il modello è provvisto di luci a LED (2700°K circa – luce calda) per entrambe le direzioni di marcia.
Nella versione analogica il modello si muove con fluidità già alla tensione di 4.3V.

Passiamo ora a descrivere l’operazione di modifica

La digitalizzazione

Smontaggio parti

Per cominciare togliamo la cassa dal telaio divaricando leggermente la cassa al centro. Quindi saranno visibili le due piastrine, montate al di sopra dell’alloggiamento degli ingranaggi, per la gestione della distribuzione della tensione di alimentazione al motore ed alle luci. Tutto questo verrà rimosso per fare spazio al DCC Lais ed alla piastrina di collegamento dei fili e della resistenza di limitazione per i LED.
(vedi foto a lato)
Infine dissalderemo i fili che vanno al motore con un appoggio molto veloce del ferro caldo del saldatore.

Conservate le quattro piccole viti che risulteranno, poiché saranno necessarie per riposizionare i nuovi elementi. Questa operazione ci permette di liberare i fili di presa di corrente provenienti da entrambi i carrelli e rende disponibili i fili dei led per l’illuminazione.
Il consiglio è quello di tagliare, con una tronchesina piccola, i vari fili conservandone la lunghezza maggiore possibile.
Lo spazio presente all’interno del vano ingranaggi consente di alloggiare, saldandola su una millefori, una resistenza da 2,2K Ohm per l’illuminazione dei led.

La resistenza deve essere posizionata al lato della basetta per non interferire, eventualmente, con il movimento della vite senza fine della trasmissione.

A seconda di come viene tagliata la piastrina millefori potrebbe essere necessario modificare la posizione dei fori dove saldare i reofori.
La resistenza in foro è ¼ W e ci entra comodamente. Per chi volesse una luce un po’ più “calda” consiglio di aumentare a 3.3K Ohm il valore di resistenza. Questi valori sono validi con Z21 impostata a 16V.

Preparazione lato decoder

Al fine di permettere una agevole installazione del decoder il mio consiglio è quello di utilizzare una piastrina di film plastico rigido dove incollare, con del nastro biadesivo, il nostro DCC.
Nel caso del Lais è presente un lato con due parti piatte ed allo stesso livello che fungono da ottima base di contatto per il biadesivo.
Se mantenete il decoder DCC dal lato opposto rispetto ai contatti del motore avrete anche la corretta disposizione del colore dei fili per la polarità delle luci e della direzione.

Sulla lastrina trasparente ho poi creato due fori con la punta del taglierino per avvitare l’insieme del decoder sulla piastrina (ricordate le viti che avete conservato?). Questa operazione va effettuata estraendo dapprima il led dal proprio alloggiamento.

Preparazione elettrica

Il led, precedentemente estratto, deve essere sottoposto ad un piccolo lavoro di sostituzione dei fili, non è una procedura obbligatoria, ma per questioni di “pulizia” ho preferito procedere in questo modo, ovvero allungando i fili del led “lato DCC” per convergere tutte le saldature sulla piastrina millefori pretagliata sul lato opposto.

L’operazione è molto semplice e mi ha agevolato nel mantenere l’ordine dei fili senza dover ricorrere troppo ai tubicini termoretraibili.
Questi invece saranno necessari per la parte di alimentazione dal carrello per il “lato dcc”, ovvero la sostituzione dei fili con tratte più lunghe non apporta benefici tali da giustificare lo smontaggio del carrello. Per questa ragione vengono prolungati opportunamente celando la giunzione all’interno del vano ingranaggi.

Assemblaggio e saldatura

Una volta definita la fase preparatoria si procede all’assemblaggio:

  1. Montare il decoder già incollato sulla piastrina trasparente in posizione.
  2. Accompagnare i fili provenienti dal led e dal carrello parallelamente ai fili del DCC ed aiutarsi con del nastro carta per il posizionamento di questi sul motore.
  3. Montare la piastrina con la resistenza da 2,2KOhm mantenendo il corpo del resistore all’interno del vano ingranaggi e fissarla con una vite.
  4. Iniziare a saldare i fili dell’alimentazione (rosso e nero) avendo cura di raccogliere quelli provenienti lato DCC e collegarli in parallelo sulla piastrina.
  5. Con il saldatore, molto velocemente, saldiamo i cavi Grigio ed Arancione ai rispettivi poli Sinistro e destro della macchina (considerando il senso di marcia avanti con il DCC più vicino a noi).
  6. Proseguiamo poi con il comune blu collegato alla resistenza sulla piastrina che confluirà, dal lato opposto, al comune dei due led (Rosso).
  7. Infine saldiamo il giallo ed il banco ai rispettivi LED

Per terminare possiamo, facoltativamente, stringere i cavi con un sottile nastro adesivo in modo da renderli ordinati, dopodichè impostare le CV e buon divertimento.

Si ringrazia Massimiliano Roberti per la gentile concessione.