La storia di Arduino

Arduino è una piattaforma hardware composta da una serie di schede elettroniche dotate di un microcontrollore. È stata ideata e sviluppata per scopi hobbistici, didattici e professionali.

Il nome della scheda deriva da quello del bar di Ivrea frequentato dai fondatori del progetto, nome che richiama a sua volta quello di Arduino d’Ivrea, Re d’Italia nel 1002.

Con Arduino si possono realizzare in maniera relativamente rapida e semplice piccoli dispositivi come controllori di luci, di velocità per motori, sensori di luce, temperatura e umidità e molti altri progetti che utilizzano sensori, attuatori e comunicazione con altri dispositivi. È abbinato per la programmazione del micro-controllore.

LA PIATTAFORMA
 

Arduino comprende una piattaforma hardware, sviluppata presso l’Interaction Design Institute, un istituto di formazione. La piattaforma fisica si basa su un circuito stampato che integra un microcontrollore con dei pin connessi alle porte I/O, un regolatore di tensione e, quando necessario, un’interfaccia USB che permette la comunicazione con il computer utilizzato per programmare. Questo software permette anche ai novizi di lavorare con Arduino, in quanto i programmi sono scritti in un linguaggio di programmazione semplice e intuitivo, chiamato Wiring, derivato dal C e dal C++, liberamente scaricabile e modificabile. I programmi in Arduino vengono chiamati sketch.

Grazie alla base software comune ideata dai creatori del progetto, per la comunità Arduino è stato possibile sviluppare programmi per connettere, a questo hardware, più o meno qualsiasi oggetto elettronico, computer, sensori, display o attuatori. Dopo anni di sperimentazione, è oggi possibile fruire di un database di informazioni vastissimo.

Il primo team di Arduino è composto da Massimo Banzi, David Cuartielles, Tom Igoe, Gianluca Martino e David Mellis.

Il progetto prese avvio in Italia a Ivrea nel 2005, con lo scopo di rendere disponibile, a progetti di interaction design realizzati da studenti, un dispositivo per il controllo che fosse più economico rispetto ai sistemi di prototipazione allora disponibili. I progettisti riuscirono a creare una piattaforma di semplice utilizzo e che, al tempo stesso, permetteva una significativa riduzione dei costi rispetto ad altri prodotti disponibili sul mercato. A ottobre 2008, in tutto il mondo erano già stati venduti più di 50.000 esemplari di Arduino! Dopo la nomina ad amministratore delegato di Intel, Brian Krzanich farà produrre schede Arduino dotate di processore Intel.

HARDWARE

L’hardware originale Arduino è interamente realizzato in Italia dalla Smart Projects, mentre cloni della scheda possono essere realizzati da chiunque in qualsiasi parte del mondo.

Una scheda Arduino tipica consiste in un microcontrollore a 8-bit AVR, con l’aggiunta di componenti complementari per facilitarne l’incorporazione in altri circuiti. Nelle schede vengono usati i chip della serie megaAVR – nello specifico i modelli ATmega8, ATmega168, ATmega328, ATmega1280 e ATmega2560.

Molte schede Arduino includono un regolatore lineare di tensione a 5 volte e un oscillatore a cristallo a 16 MHz. Tuttavia alcune implementazioni, come ad esempio la piccola LilyPad, hanno un clock di 8 MHz e non sono dotate del regolatore di tensione.