Elettronica..un pò di storia…

Le origini dell’elettronica possono farsi risalire al 1884, anno in cui Thontas A. Edison, l’inventore della lampadina, scoprì l’effetto termoionico, ovvero la capacità di un filamento incandescente di emettere elettroni in presenza di un opportuno campo elettrico.

Grazie a questo effetto vennero costruita tubi a vuoto (le così dette valvole) che diedero i primi impulsi all’elettronica, nel campo della radio prima, e della televisione dopo.

La prima valvola fu un diodo costruito da Fleming nel 1904, seguirono poi il triodo e il pentodo. Un contributo determinante allo sviluppo dell’elettronica si ebbe con i componenti e semiconduttori.

Il primo transistor risale al 1947: in quell’anno infatti un gruppo di ricercatori guidati da J. Bardeen e H. Brattain ne realizzò il prototipo nella versione a punte di contatto. Gli anni ’50 furono caratterizzati dai transistori a giunzione bipolare (BJT) e dai diodi a semiconduttore.

La maggiore miniaturizzazione, unita a una più elevata robustezza rispetto alle valvole e a un più basso costo, favorì un forte sviluppo del settore radiotelevisivo e delle comunicazioni elettriche in genere. La possibilità di creare sistemi anche molto complessi in spazi contenuti favorì anche lo sviluppo degli elaboratori.

Nel 1959 la ditta americana Fairchild introdusse la tecnica planare nella realizzazione dei transistori, processo produttivo che permise poi di realizzare i primi integrati. Gli anni’60 sono caratterizzati da uno sviluppo molto rapido del livello di integrazione; infatti, mentre inizialmente si realizzavano integrati con pochi componenti, già verso la fine del decennio era possibile costruire integrati che svolgevano le funzioni elettriche di un migliaio di componenti.

Negli stessi anni iniziarono ad essere prodotti anche integrati con transistor MOS, che facilitarono l’ulteriore aumento del livello di integrazione. Questa integrazione sempre più spinta, ancora adesso in evoluzione, ha permesso la creazione dei microprocessori, cioè quegli integrati che da soli svolgono le funzioni più importanti di un intero calcolatore. II primo microprocessore fu immesso sul mercato nel 1971 dalla Intel.

I settori in cui agisce attualmente l’elettronica sono sempre più ampi e vanno da quello tradizionale delle telecomunicazioni, all’informatica, per arrivare all’automazione industriale.

A conclusione di questi cenni storici può essere utile fare alcune considerazioni. L’ evoluzione elettronica a ritmi così elevati si può ben dire abbia prodotto nella nostra società una vera rivoluzione: basta solo pensare a come questa scienza influisce ormai nella realtà quotidiana di tutti noi.